Sistema idrogeologico dei Monti Sibillini: Pian Grande (Inghiottitoio dei Mergani), Pian Perduto, Pian Piccolo in collegamento con le sorgenti di Norcia (Torbidone, Sordo, Marcite)
Influenza del terremoto del 30 ottobre 2016 sull'idrografia sotterranea e in particolare sulla Risorgente temporanea del Torbidone.
A seguito del terremoto del 30 ottobre 2016 è ritornata attiva la Sorgente del Torbidone, dopo 37 anni di secca totale. L'acqua ha iniziato a fuoriuscire poche ore dopo l'evento sismico, dapprima con una piccola portata che poi è andata gradualmente crescendo. Attualmente è di circa 300 litri/secondo. E' stato necessario intervenire con mezzi pesanti per creare un alveo sufficiente ed impedire l'allagamento dei campi a Nord Ovest di Norcia (video) (attendere il caricamento del file: circa 20 '').
Lo straordinario evento è la conseguenza dell'abbassamento di alcune decine di centimetri di una grande porzione dell'area del Pian Grande e zone limitrofe.
Queste linee di drenaggio nella massa calcarea, per l'abbassamento delle porzione di territorio compreso fra le faglie che delimitano il Monte Vettore e la catena che chiude le montagne ad Ovest del Pian Grande, sono state in parte abbandonate per seguirne delle altro più strette e lunghe. Questa ha determinato un innalzamento della superficie piezometrica della falda freatica sottostante al massiccio calcareo, alimentata dalle precipitazione che riversano acqua nei vari inghiottitoi (Pian Grande-Mergani, Pian Piccolo, Pian Parduto) (immagine post terremoto).
L'innalzamento della superficie piezometrica è stato di almeno di 80 m ed ha permesso la fuoriuscita dell'acqua dal Torbidone.
E' verosimile ritenere che le sorgenti "normali" del Sordo e delle Marcite, poste 80 m più in basso, a Ovest-Nord-Ovest di Norcia, abbiano diminuito la propria portata.
Perchè si ristabilisca una situazione "normale" con le sorgenti del Sordo e delle Marcite uniche a far fuoriuscire l'acqua della falda freatica sarà necessario un tempo più o meno lungo, che al momento è difficile quantizzare. A meno che le modifiche delle vie sotterranee del drenaggio siano tali da rendere permanente la situazione attuale. (F. Salvatori)