"Corde e Cordini" (Salvatori) - CENS - Nel Parco del Monte Cucco, natura, avventura, educazione naturalistica, speleologia, escursionismo, torrentismo, canyoning

Vai ai contenuti

Menu principale:

"Corde e Cordini" (Salvatori)

Pubblicazioni
Francesco Salvatori (INS Sezione CAI Sansepolcro - CENS)
Gruppo di Studio "Materiali e Tecniche" della Scuola Nazionale di Speleologia del Club Alpino Italiano
CENS Centro Escursionistico Naturalistico Speleologico
Gruppo Speleologico Valtiberino CAI Sansepolcro

CORDE E CORDINI SPELEO-ALPINISTICI
Caratteristiche, decadimento, degradazione e limiti di sicurezza
Ricerca sperimentale e teorica
1° edizione (novembre 2021): Testo esteso 320 pagine 221 figure (formato digitale); Parte X Testo Semplificato e di Sintesi 160 paqgine 113 figure (stampato).

La pubblicazione in formato "esteso" digitale (con dettagliato sommario) è reperibile su www.speleocrasc.it/testo-esteso.html ed è liberamente consultabile.

La pubblicazione  con "testo semplificato e sintetico" in formato stampato può essere acquistata per corrispondenza al prezzo di 40 € (comprese spese di spedizione a mezzo "Pieghi di libri" raccomandati). La consultazione del Testo semplificato richiede di far riferimento a pagine, figure e relazioni reperibili nel testo esteso digitale.

Per l'acquisto del volume stampato inviare una mail a corrispondenza@cens.it indicando:

  • titolo
  • n° copie
  • cognome e nome (o ragione sociale)
  • via, piazza o località
  • città
  • codice postale

Sarà possibile pagare con Bonifico Bancario sul c/c BNL Gubbio intestato a CENS IBAN IT25S0100538480000000001199. La spedizione avverrà appena ricevuto il pagamento.

Questo lavoro sulle Corde e cordini è al tempo stesso:
1.       una comunicazione scientifica,
2.       uno strumento didattico e divulgativo,
3.       una guida per un utilizzo in sicurezza,
Quanto qui esposto è il risultato delle ricerche svolte, nell’arco di oltre vent’anni, prima dal Gruppo di Lavoro “Materiali e Tecniche” (GLMT) e poi dal Gruppo di Studio “Materiali e Tecniche” (GSMT), entrambi della Scuola Nazionale di Speleologia del Club Alpino Italiano.
Le conclusioni tratte sono soprattutto il frutto di programmi di ricerca sperimentale effettuati nel laboratorio CRASC di Costacciaro e Sigillo, di test sperimentali realizzati da Aziende, di ricerche di Istituti universitari, di Tesi di laurea e di Studi pubblicati da vari autori (vedi Bibliografia).
Ogni elaborazione e conclusione ha come base di partenza le sperimentazioni effettuate in laboratorio; per contro ogni ipotesi teorizzata ha avuto la convalida (o meno) di un supporto sperimentale appositamente predisposto e realizzato.
Le comunicazioni scientifiche e le analisi su base sperimentale, con elaborazioni e conclusioni originali mai presentate in precedenza, sono il frutto di ricerche iniziate nei primi anni ottanta del secolo scorso e proseguite senza interruzioni fino al 2021, sempre nell’ambito della Scuola Nazionale di Speleologia del CAI e con il contributo operativo determinante di Istruttori Nazionali di Speleologia del CAI.
Le conclusioni che è stato possibile trarre da queste indagini - che si basano sull’organica interconnessione fra chimica e fisica - danno una risposta molto articolata, quasi esaustiva, alla comprensione dei meccanismi che portano alla costruzione delle Corde, alla conoscenza delle loro caratteristiche chimico-fisiche e meccaniche, alla definizione dei modi e dei tempi che ne contraddistinguono il decadimento e la degradazione per l’usura che deriva dall’impiego speleo-alpinistico.

Lo scopo di questa pubblicazione, come già detto, è anche didattico e divulgativo. Pertanto la sua strutturazione e i modi espositivi si adattano a queste finalità, evitando per quanto possibile la razionalizzazione e il rigore formale propri dell’esposizione di comunicazioni scientifiche.
Per contro abbiamo preferito, ad esempio, ripetere l’esposizione di formule e d’immagini piuttosto che rinviare, tramite codificazioni, a quanto espresso in precedenza e successivamente (codificazioni che comunque non è stato possibile evitare completamente, specie i riferimenti al numero di pagina).
Le immagini sono di grandi dimensioni, con colorazioni omogenee e ripetitive che possono creare una consuetudine interpretativa.
L’esposizione scritta è costruita in modo da separare fisicamente la successione delle argomentazioni, dando a ogni capitolo o capoverso un contenuto il più possibile monotematico. Alcuni argomenti sono stati trattati più volte in Parti diverse di questa pubblicazione, ma con modalità differenti, adattate al contesto in cui sono state di volta in volta inserite. Questa ripetitività, se da un lato ha allungato la pubblicazione, dall’altro ha anche contribuito ad una lettura semplificata e alla visione dello stesso argomento da ottiche diverse.
L’inserimento finale della Parte X “Testo semplificato e di sintesi costituisce uno strumento d’assimilazione e d’interpretazione semplificata dei contenuti di questo lavoro, a volte presentati in modo tale da rendere difficoltosa l’appropriazione degli aspetti sostanziali delle analisi e delle conclusioni, specie nelle interconnessioni fra sperimentazione e riferimenti teorici.
 
Torna ai contenuti | Torna al menu