Dell’Appennino umbro marchigiano il Massiccio del Monte Cucco è una delle zone più pregiate e spettacolari, con un ambiente di grande significato culturale, didattico e turistico. Monte Cucco è uno dei patrimoni ambientali più rilevanti dell’intero Appennino.
E’ meta da molto tempo di escursioni ed esplorazioni e la sua fama ha varcato i confini italiani. Lungo i suoi sentieri, in superficie o nella profondità della montagna, generazioni di appassionati hanno sviluppato la conoscenza e l’amore per l’ambiente naturale appenninico, creando il mito della "piccola grande montagna" che tutto racchiude ed esprime, palestra incontaminata per lo spirito e l’intelletto.
Da oltre cinque secoli l’area del Monte Cucco, in particolar modo le sue Grotte, sono oggetto di ricerche e indagini scientifiche che hanno segnato la storia delle scienze naturali. Voluminosa è la produzione di lavori sulla geologia, sull’idrologia sotterranea, sul carsismo, sulla paleontologia, sulla flora e la fauna.
Il Massiccio del Monte Cucco, dal marzo 1995, è divenuto un’area protetta (Parco Naturale Regionale, LR n. 9/95). Il luglio 1996 ha visto l'approvazione dello Statuto del Consorzio Obbligatorio, gestore del Parco. Nell'aprile 1999 è stato approvato il Piano dell'Area Naturale Protetta (DPGR n.88/99). Infine nel giugno 1999 è stato approvato il Piano Pluriennale Economico e Sociale dell'Area Naturale Protetta. La sede del parco attualmente è a Villa Anita a Sigillo (video Vimeo)